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Moneta: lo Yuan, detto anche renmimbi (moneta del popolo). Tasso di cambio: 1¤ =10,1661 RMB (media annuale 2003).

Sistema bancario: la base legislativa è rappresentata dalla Commercial Banking Law del 1995, la quale ne stabilisce i principi generali. A capo del sistema bancario è presente la Peoplés Bank of China subordinata alle scelte del Consiglio di Stato per quanto concerne la politica monetaria, che di fatto, è decisa dallo State Monetary Policy Committee.
La politica dei tassi e dei cambi viene regolata dallo State Administration of Foreign Exchage. Con l’ingresso della Cina nel WTO si stanno operando grandi manovre di ristrutturazione del sistema, al fine di adeguarsi ai canoni sottoscritti. Il sistema è composto da tre grandi banche (China Development Bank, Export-Import Bank of China, Agricultural Development Bank of China) sotto il diretto controllo del Consiglio di Stato che hanno il fine di sostenere progetti di sviluppo varati dalla Pubblica Amministrazione, poi si hanno altre 4 grandi banche statali di livello nazionale (Bank of China, Industrial and Commercial Bank of China, China Construction Bank, Agricultural Bank of China) di buona affidabilità, infine sono presenti altre banche pubbliche e private dalla competenza territoriale meno estesa. Le banche straniere sono presenti nel territorio cinese, ma possono agire in una dimensione limitata a causa delle regolamentazioni statali, che entro il 2006 dovranno essere snellite e semplificate per effetto del protocollo WTO.

Principali finanziamenti e linee di credito:
considerando come principali finanziamenti quelli che hanno un valore superiore a 326 milioni di ¤, in Cina sono attivi 8 progetti di sviluppo promossi dalla International Bank for Reconstruction and Development (IBRD) e dalla International Development Association (IDA). Importanti sono anche i finanziamenti minori promossi da istituzioni internazionali, banche private e vie diplomatiche, come le collaborazioni che intercorrono tra lo Stato italiano e la Repubblica Popolare Cinese.
Le principali tipologie di finanziamento sono: prestiti per capitale ad investimento fisso con scadenza fino a 7 anni, prestiti per capitale circolante con scadenza entro i 12 mesi, prestiti in RMB contro ipoteche espresse in valuta straniera e crediti “stand-by”.

Parchi industriali e zone franche: nel territorio della RPC sono presenti: 5 Zone Economiche Speciali; 27 Zone di Sviluppo Economico e Tecnico, create all’interno delle 14 città costiere aperte; 52 Parchi di Sviluppo per Progetti ad Alta Tecnologia, attualmente localizzati nelle città industrialmente più avanzate; 11 Zone Turistiche; 14 Zone di Frontiera. Le zone franche in Cina sono in totale 13: Shanghai (Waigaoqiao nell’area di Pudong), Tianjin, Shenzen (Shatoujiao e Futian), Dalian, Guangzhou, Zhangjiagang, Xiamen, Haikou, Fuzhou, Qingdao, Ningbo e Shantou.

Accordi con l’Italia

Trattato Italo-Cinese di Assistenza Giudiziaria in Materia Civile (Pechino 20 maggio 1991); Accordo bilaterale di Cooperazione economica; industriale e tecnica (Roma 28 maggio 1991); Scambio di lettere relativo allo stabilimento di collegamenti aerei diretti tra l’Italia e Taiwan (Pechino 2 dicembre 1994); Protocollo per la Cooperazione Scientifica e Tecnologica (Pechino 11 ottobre 1995); Programma esecutivo dell’Accordo Culturale tra l’Italia e la Cina per gli anni 1995/98 (Roma 27 ottobre 1995); Addendum per la Protezione della Proprietà Intellettuale all’Accordo per la Cooperazione Scientifica e Tecnologica (Pechino 15 dicembre 1995); Scambio di Note relativo all’apertura di un Consolato Generale d’Italia a Canton e del Consolato Generale della RPC a Firenze (Pechino 3 novembre 1997); Protocollo Cooperazione Scientifica e Tecnologica (Pechino 22 giugno 2000); Protocollo Cooperazione Culturale (Pechino 22 giugno 2000); Accordo di cooperazione in materia di lotta alla criminalità organizzata (Roma 4 aprile 2001).

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